venerdì 12 settembre 2008

AL CIMITERO NAZIONALE DI ARLINGTON CON UNA STRETTA AL CUORE






Arlington, al di là del Potomac, il fiume che bagna Washington, in Nord Virginia. Si estende entro la casa ed i terreni del Generale Robert Lee, Comandante della Guerra d'Indipendenza. Dunque già cimitero per i soldati dell'Unione.


Qiu riposano più di 245.000 soldati americani, con i loro familiari, se lo desiderano.


Una distesa di lapidi tutte uguali a perdita d'occhio. Nessuna foto, un piccolo segno per il credo religioso professato, nome e cognome e le date che indicano l'inizio e la conclusione della vita. La bandiera a mezz'asta indica che sono in svolgimento dei funerali. un plotone di marinai si avvia verso una sepoltura. Nel cimitero risuonano spesso degli spari: è l'estremo saluto del plotone ad un commilitone.


















E' semplice preparare una sepoltura: le lapidi sonoconficcate nel morbido prato . All'entrata un corteo di auto attende il prossimo funerale. Il plotone dei commilitoni è pronto per salutare con 3 colpi di fucile il compagno d'armi








La semplicità e la mancanza di retorica è ciò che colpisce in un cimitero americano: anche le tombe dei fratelli Kennedy seguono queste regole, più affollata quella del Presidente John con i suoi familiari, commovente nella semplicità di una croce candida quella del Senatore Robert.

























































Il plastico del corteo funebre di John Kennedy mi ha colpito per la presenza di un cavallo privo di cavaliere che precedeva il feretro avvolto nella bandiera americana.

























































giovedì 11 settembre 2008

GROUND ZERO 7 ANNI DOPO

Impenetrabili barriere metalliche limitano il cantiere nell'area dove sorgevano le Torri Gemelle.Nessun ripiegamento nel dolore, si guarda al futuro con i lavori di costruzione della nuova Freedom Tower progettata dall'architetto Libeskind.
Pochi e simbolici i ricordi di quell'11 settembre













Nella piccola chiesa di St Paul, presso Ground Zero sono raccolti i ricordi dei soccorritori: queste navate hanno infatti accolto i primi feriti. La pace dell'antico cimitero che circonda St Paul sembra raccogliere il ricordo delle vittime polverizzate a poche decine di metri di distanza







































Due monconi di trave delle Twins Tower sono diventate una croce essenziale a ricordo delle vittime.






















Una sfera - scultura deformata dal calore è il tangibile ricordo dell'11 settembre, sistemata all'inizio di Battery Park, dove Manhattan si affaccia al mare.

lunedì 14 luglio 2008

VULCANI & ACQUE CALDE IN ISLANDA

Ogni 10 minuti lo Strokkur emette getti di acqua calda alti fino a 35 metri. Ma l'istante più emozionante è quando appare la bolla gorgogliante che precede il getto. Cogliere questo attimo con l'obiettivo non è semplice: questa foto è uno scatto fortunato, dopo 5 o 6 tentativi!

Il vulcano spento Kerio è un cratere profondo 55 metri, formatosi in seguito ad un'esplosione.Ora un laghetto a tratti verde, a tratti turchese ne riempie il cono.

Ed eccoci alla mitica Laguna blu o BLAA LONID
La laguna, artificiale, è alimentata dalle acque marine utilizzate dalla vicina centrale geotermica di Svartsengi: la temperatura è costante sui 37-39° C. Queste lattiginose acque celestisono ricche di alghe di color verde-azzurro, di sali minerali e di una fine melma silicea che rende assai liscia la pelle.













Il contrasto tra il brullo paesaggio di lava nera e le acque azzurre della laguna con gli sbuffi di vapore che fuoriescono dai condotti provenienti dalla centrale è veramente singolare.
















Ed eccoci alla zona geotermica più famosa d'Islanda, dove sgorga con la precisione di un orologio svizzero il Geyser Strokkur: ogni 10 minuti, per tutta la giornata












Il grande geyser Geysir è inattivo da più di quarant'anni: emetteva getti alti fino a 80 metri, ma il condotto si è otturato a causa della grande quantità di pietre che generazioni di sconsiderati turisti hanno gettato nella sua fonte. Gli Islandesi hanno provato a provocarne l'eruzione anche con scaglie di sapone, per festeggiare il giorno dell'Indipendenza: ma dati i danni ambientali questa pratica è stata abbandonata. Geysir si è risvegliato occasionalemte dopo le scosse di terremoto nel giugno del 2000. Ma ora è ancora inattivo.






Per fortuna che c'è lo STROKKUR!





















venerdì 11 luglio 2008

ISLANDA: IL PONTE FRA DUE CONTINENTI





Due aspetti del paesaggio vulcanico: un ciuffo fiorito tra rocce di schiuma vulcanica e una bolla che ha bloccato la sua espansione, raffreddandosi come un gigantesco pane appena uscito dal forno


Nella penisola di Reykjanes corre la frattura tra la placca continentale europea e quella nordamericana. E' un paesaggio molto particolare: la deriva dei continenti evoca eventi antichissimi della vita del pianeta, la colata lavica nera che calpestiamo sembra recentissima, con la vegetazione che comincia pian piano a farsi strada.































Il ponte unisce le due estremità di un golfo, ora colmato di sabbia lavica.





domenica 22 giugno 2008

iSLANDA CASCATE SFERZANTI O DA MEDITAZIONE

Gullfoss la regina delle cascate islandesi: 32 due metri di dislivello, con scalini che formano cascatelle e rapide. Spettacolare, potente e sonora, forse più affascinante col sole.
Vista in una giornata piovosa lascia un filo di delusione




























Skogafoss: una potente cascata che precipita con un salto di 62 metri. Quel giorno d'agosto piovigginava, ma gli spruzzi sono sempre assicurati! Anzi, col sole spesso si forma l'arcobaleno. Dicono che un certo Prasi abbia nascosto uno scrigno dietro la cascata... dicono che nessuno l'abbia mai trovato, dicono.





































Nel silenzio della radura solo il potente scroscio della cascata che trasmette energia e i tuoi pensieri seguono il flusso dell'acqua















Con una breve deviazione dalla Ring Road che corre lungo la costa meridionale, si arriva alle cascate di Seljalandfoss che si gettano da un alto gradino roccioso, formando un laghetto verde di muschio





Salendo una scalinata e percorrendo un sentiero un po' sdrucciolevole si può fare il giro dietro il getto d'acqua.