lunedì 14 luglio 2008

VULCANI & ACQUE CALDE IN ISLANDA

Ogni 10 minuti lo Strokkur emette getti di acqua calda alti fino a 35 metri. Ma l'istante più emozionante è quando appare la bolla gorgogliante che precede il getto. Cogliere questo attimo con l'obiettivo non è semplice: questa foto è uno scatto fortunato, dopo 5 o 6 tentativi!

Il vulcano spento Kerio è un cratere profondo 55 metri, formatosi in seguito ad un'esplosione.Ora un laghetto a tratti verde, a tratti turchese ne riempie il cono.

Ed eccoci alla mitica Laguna blu o BLAA LONID
La laguna, artificiale, è alimentata dalle acque marine utilizzate dalla vicina centrale geotermica di Svartsengi: la temperatura è costante sui 37-39° C. Queste lattiginose acque celestisono ricche di alghe di color verde-azzurro, di sali minerali e di una fine melma silicea che rende assai liscia la pelle.













Il contrasto tra il brullo paesaggio di lava nera e le acque azzurre della laguna con gli sbuffi di vapore che fuoriescono dai condotti provenienti dalla centrale è veramente singolare.
















Ed eccoci alla zona geotermica più famosa d'Islanda, dove sgorga con la precisione di un orologio svizzero il Geyser Strokkur: ogni 10 minuti, per tutta la giornata












Il grande geyser Geysir è inattivo da più di quarant'anni: emetteva getti alti fino a 80 metri, ma il condotto si è otturato a causa della grande quantità di pietre che generazioni di sconsiderati turisti hanno gettato nella sua fonte. Gli Islandesi hanno provato a provocarne l'eruzione anche con scaglie di sapone, per festeggiare il giorno dell'Indipendenza: ma dati i danni ambientali questa pratica è stata abbandonata. Geysir si è risvegliato occasionalemte dopo le scosse di terremoto nel giugno del 2000. Ma ora è ancora inattivo.






Per fortuna che c'è lo STROKKUR!





















venerdì 11 luglio 2008

ISLANDA: IL PONTE FRA DUE CONTINENTI





Due aspetti del paesaggio vulcanico: un ciuffo fiorito tra rocce di schiuma vulcanica e una bolla che ha bloccato la sua espansione, raffreddandosi come un gigantesco pane appena uscito dal forno


Nella penisola di Reykjanes corre la frattura tra la placca continentale europea e quella nordamericana. E' un paesaggio molto particolare: la deriva dei continenti evoca eventi antichissimi della vita del pianeta, la colata lavica nera che calpestiamo sembra recentissima, con la vegetazione che comincia pian piano a farsi strada.































Il ponte unisce le due estremità di un golfo, ora colmato di sabbia lavica.