mercoledì 12 agosto 2009

TRANSILVANIA. UN LUOGO E UN MITO

Il mito di Dracula si basa su u malinteso. Il conte Dracula letterario di Stoker e' un aristocratico ungherese della Transilvania. Il personaggio storico era un principe della Muntenia, Vlad Tepes Dracula. Ma Dracula significa figlio di Dracul o il drago dal cavalleresco ordine del Dragone. Un altro significato di Draco era pero' diavolo, e fu questa accezione che rese popolare il romanzo di Stokker.

Vlad era un energico sovrano che infliggeva brutali punizioni ai nemici. si conquisto' il soprannome di Tepes, l'impalatore, per via della sua forma preferita di tortura.

In un modo o nell'altro il sangue scorreva...



Il castello, costruito nel 1382 dai Sassoni per difendere il passo di Bran dai Turchi, non fu la residenza di Vlad Tepes, il personaggio a cui si ispiro' Bram Stoker per tratteggiare il personaggio del suo vampiro, il conte Dracula. Forse Vlad vi trovo' rifugio per qualche notte quando fuggi' dai Turchi nel 1462. Ora il castello e' stato messo in vendita per 53 milioni di euro dalla ex famiglia reale romena. Anche i nobili hanno bisogno di fare cassa.





Una sala del castello e' dedicata ai manifesti delle versioni cinematografiche del romanzo gotico Dracula di Bram Stoker del 1897. Dal Nosferatu di Mornau, film muto del 1922 fino ai canini di vampiro di Tom Cruise. Con la diffusione di queste pellicole la Romania e' stata identificata

come la patria dei vampiro, associando la figura letteraria a quella storica di Vlad Tepes.






Gli ambienti interni del castello, di proprieta' della famiglia reale romena, conservano l'impronta della ristrutturazione degli anni '20 del secolo scorso, da parte della regina Maria, da chalet tirolese.










Il villaggio di Bran gioca il suo ruolo turistico fino in fondo, sfruttando il mito di Dracula.













Sotto il castello di Bran le bancarelle offrono i buoni vini romeni in veste vampiresca.







Le strade della Transilvania ti permettono assaggi di prodotti locali in gran varieta'. I contadini sono felici di condurvi nelle loro fresche cantine dove si degustano Slanina, lardo affumicato ottimo a cubetti con la cipolla su una fetta di pane fresco, Coaja, formaggio avvolto in una corteccia d'albero, ottime marmellate di frutta locale oppure di rose, sciroppi di frutti di bosco, spesso curativi come il brad, ricavato dagli abeti, per pulire le vie respiratorie. Gli assaggi degli sciroppi si fanno direttamente a canna dalle bottiglie...

















Uno snack da viaggio tipicamente romeno sono i Covrigi, anelli di pane secco cosparsi di sale grosso. Li vendono infilati a collana ad ogni bancarella.









I produttori mettono in vendita su improvvisate bancarelle formaggi, salsicce di maiale e di capriolo, a volte d'orso, sciroppi di frutta, con prezzi variabili e comunque aperti alla trattativa...













Vicino alle bancarelle i contadini vendono i cuccioli Ciobanesc, cioe' la razza selezionata di cani pastoredei Carpazi.





















I

1 commento:

hotel rimini ha detto...

bellissime queste foto!!! non vedo l'ora di andarci!