venerdì 22 agosto 2014

VISITA ALLE CANTINE FLORIO, MARSALA, SICILIA.




La visita alle cantine Florio è un  percorso emozionale dove non si utilizzano  solo gli occhi: si entra al fresco delle navate gotiche in tufo, si respira il profumo delle botti di rovere, si accarezza il palato con la degustazione dei vini, si ascoltano le fantastiche avventure imprenditoriali della famiglia Florio.




Le cantine Florio, situate in un Baglio storico, dal 1833 producono il vino ambrato di Marsala, a ridosso ed in concorrenza con quelle degli imprenditori  britannici Ingham e Whitaker che lo  avevano commercializzato con successo in Inghilterra.
La storia delle cantine Florio si lega anche all’impresa garibaldina ed allo sbarco proprio a Marsala l’11 maggio 1860: l’arrivo delle navi venne coperto dalle navi da guerra britanniche, presenti nel porto per proteggere le cantine inglesi di produzione del vino Marsala. Le armi donate da Garibaldi sono conservate all’ingresso delle cantine. 


Le cantine si estendono su 20.000 mq e mantengono a temperatura costante, tutto l’anno, circa 5.000.000 di litri di vino Marsala, contenuti in fusti di rovere di Slavonia e nei tipici caratelli. Nelle cantine riposano i millesimi di vino Marsala delle vendemmie migliori, come quelle del 1944, 1948 e tante altre..



Nei lunghi corridoi i fusti di rovere riposano, resistendo al tempo che passa.
 I più antichi risalgono al 1943. Ce ne sarebbero di più vecchi se le cantine Florio non fossero state bombardate durante la Seconda Guerra Mondiale.
 Per andare più indietro nel tempo, basta entrare nella piccola enoteca storica: un vero e proprio tempio del Marsala dove, fra le bottiglie impolverate, si trovano veri cimeli, come quella del 1920 realizzata per il mercato americano. Erano gli del proibizionismo e per aggirare i divieti il Marsala veniva venduto come medicina, con tanto di misurino abbinato.

Poi arriva la parte più piacevole, la degustazione.
  Vergine, Fine e Superiore sono i tre tipi di Marsala che si distinguono in base agli anni minimi di invecchiamento:
 Il Vergine è quello che richiede più pazienza: devono passare almeno cinque anni prima che venga imbottigliato. Dieci se si parla di riserva. E il suo sapore è più secco e speziato, adatto sia ai dolci sia ai formaggi, oppure a cibi dai sapori forti, come la bottarga e il pesce affumicato. Le varianti semi-secche e dolci, invece, sono ideali vini da dessert. 






Nell’Enoteca si ammirano le meravigliose affiches pubblicitarie del vino Marsala e si fa qualche acquisto per ricordare, una volta tornati a casa, la degustazione di un pomeriggio estivo.



Per approfondire la visita:
http://www.cantineflorio.it/    
http://www.consorziovinomarsala.it/




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